Una soluzione viene data dal cosiddetto Lean Thinking (Pensare Snello), ovvero quella pratica originaria del Giappone che punta alla regola delle 5 S:
• SEPARAZIONE (seri): bisogna cercare di eliminare tutto il superfluo esistente in magazzino;
• ORDINE (seiton): necessità di ordinamento dei materiali al fine di ridurre i tempi di ricerca dei magazzinieri;
• PULIZIA (seiso): analizzare i problemi di magazzino e adoperarsi per risolverli;
• STANDARDIZZAZIONE (seiketsu): bisogno di definire in maniera sistematica gli standard di sistemazione, ordine e pulizia in magazzino;
• MIGLIORAMENTO (shitsuke): cercare di aumentare sempre di più le proprie performance logistiche.
Da dove iniziare?
Una soluzione viene offerta dai nostri soppalchi industriali, che sviluppandosi in altezza permettono di risparmiare sui costi di opere in muratura garantendo la pulizia del magazzino al fine di aumentare gli spazi e quindi l’ordine.
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– Ridurre i tempi di magazzino: evitare di trattenere a lungo la merce all’interno delle scaffalature perché il materiale tende a rovinarsi con il tempo e lo spazio occupato per nulla genera uno spreco di costi;
– Non occupare spazio inutilmente: organizzare al meglio gli spazi è la soluzione migliore, gestendo la merce sugli scaffali a seconda del peso e della tipologia e mettendo tutto in ordine anche grazie all’utilizzo di soppalchi o scaffalature multipiano;
– Lavorare su formazione e sicurezza: gli addetti al magazzino devono essere formati ed informati. E’ utile creare una gerarchia in cui ognuno adibisca al proprio compito e non si rischi di sovrapporre i ruoli;
– Organizzare uno spazio specifico per i documenti di magazzino (fatture, ddt, etc.) aiuta ad individuare nell’immediato i documenti utili per le partenze e gli arrivi di magazzino;
– Evitare gli sprechi: non bisogna acquistare materiale in più rispetto al necessario per non rischiare di creare ancora più disordine e confusione in magazzino e per evitare gli sprechi di costi.
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Il primo passo per definire la struttura è quello di dialogare con il cliente per conoscerne le esigenze: altezze, portate, tipologia di materiale stoccato e di pavimentazione, numero di scale, presenza o meno di eventuali cancelli di carico/scarico merce, eventuale accessoristica.
Dopo aver effettuato il rilievo – che è atto a raccogliere le dimensioni dello spazio – il tecnico commerciale si mette al lavoro per formulare il layout del soppalco e quindi il preventivo.
Dopo l’approvazione definitiva da parte del cliente, si procederà alla realizzazione in carpenteria delle componenti strutturali: travi, colonne, scale, parapetti, etc.
Una volta pronti, i materiali prenderanno la strada verso la sede del magazzino del cliente dove le nostre squadre di montatori esperti, sulla base delle indicazioni del disegno, costruiranno quanto richiesto.
A conclusione dei lavori verranno rilasciate le consuete documentazioni obbligatorie e un verbale di corretta posa in opera.
Tutti i nostri materiali sono sicuri e durevoli nel tempo e garantiscono alla nostra clientela un prodotto affidabile, flessibile ed esteticamente gradevole.
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Tramite un algoritmo è possibile analizzare la curva relativa all’obsolescenza sulla base del deterioramento costante o di una data limite della merce ma, per essere precisi, bisogna prima prendere in considerazione che:
Quali sono le conseguenze per le aziende? I costi dell’obsolescenza per un magazzino risultano essere sempre molto elevati. Al fine di ottimizzare le scorte risulta necessario prima di tutto mettere ordine nel proprio capannone, sistemando questi prodotti in aree apposite (ad. esempio su una scaffalature multipiano o su un soppalco) e calcolandone lo stock in modo ottimale, al fine di ottimizzare le scorte – invero facendo in modo che il numero di prodotti rimanenti risulti essere sempre limitato.
Vuoi risolvere il problema delle merci obsolete in magazzino? Contattaci ora per una consulenza e valuta le nostre proposte di stoccaggio più idonee alla tua attività!
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Tramite un algoritmo è possibile analizzare la curva relativa all’obsolescenza sulla base del deterioramento costante o di una data limite della merce ma, per essere precisi, bisogna prima prendere in considerazione che:
– Farmaci e alimentari: hanno una data di scadenza ben chiara e definita (una volta scaduta, la merce risulta invendibile);
– Prodotti tecnologici: risultano obsoleti in modo continuo nel momento in cui viene lanciato un nuovo modello sul mercato.
Quali sono le conseguenze per le aziende? I costi dell’obsolescenza per un magazzino risultano essere sempre molto elevati. Al fine di ottimizzare le scorte risulta necessario prima di tutto mettere ordine nel proprio capannone, sistemando questi prodotti in aree apposite (ad. esempio su un soppalco) e calcolandone lo stock in modo ottimale, al fine di ottimizzare le scorte – invero facendo in modo che il numero di prodotti rimanenti risulti essere sempre limitato.
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– Efficienza. E’ doveroso che le aziende, nell’ottica di una visione futura, arrivino a ridurre al minimo le perdite di tempo in magazzino nella ricerca di materiale obsoleto oppure nella gestione dell’inventario periodico. A tal fine ogni azienda a livello di logistica dovrebbe adoperarsi per investire in un inventario informatizzato – che è in grado di far visionare all’operatore in tempo reale disponibilità dell’articolo, giacenza, data di scadenza ed eventuale necessità di rifornimento – e di scaffalature idonee al deposito anche in mancanza di spazio: i soppalchi.
– Sicurezza. Informatizzare il magazzino può aiutare l’azienda ad eliminare eventuali errori relativi all’invio di merce sbagliata tracciando in tempo reale il materiale dal suo ingresso in deposito fino alla consegna al cliente finale. E’ possibile anche limitare l’errore umano usufruendo di sistemi di stoccaggio maggiormente idonei ai flussi di magazzino che siano integrati con appositi sistemi di protezione per favorire la sicurezza non solo della merce prelevata ma anche dello stesso operatore.
– Accuratezza. Viene intesa come la capacità dell’azienda di rispettare le condizioni pattuite per la consegna del materiale al cliente relativa alla conformità rispetto all’ordinato (per quanto riguarda documenti, tempi di consegna, materiale adeguato rispetto alla fornitura, etc.). Per ottenerla è bene occuparsi di curare al massimo le parti relative all’efficienza e alla sicurezza, utilizzando software gestionali informatizzati di magazzino e strutture idonee per velocizzare la preparazione degli ordini.
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– ACCETTAZIONE: fase che va dall’arrivo della merce in ingresso da parte del fornitore al controllo della documentazione da parte dell’operatore di magazzino (ovvero la verifica tra tipologia di articolo e quantità ordinate/ricevute e un primo controllo qualità);
– IMMAGAZZINAMENTO: La merce viene scaricata e poi immagazzinata seguendo diversi spostamenti interni. I problemi maggiori in questa fase sono la mancanza di spazio, errori di stoccaggio nel posto sbagliato e mancata registrazione della posizione. Una soluzione in questa fase è data dall’ottimizzazione degli spazi (con l’ausilio di soppalchi e/o scaffali multipiano) e delle scaffalature e dall’ utliizzo di sistemi wms di tracciatura della merce;
– PICKING: Fase relativa al prelievo e alla sua ottimizzazione al fine di poter offrire un servizio veloce e competitivo. Migliorare le scaffalature utilizzando sistemi di stoccaggio più rapidi (es. magazzini gravità) può aiutare gli operatori a velocizzare tali operazioni;
– PACKAGING: Fase di preparazione dell’ordine dove viene compattata la merce al fine di diminuire le unità e ottimizzare gli spazi;
– CARICO: La merce viene caricata sui mezzi ed è pronta per la spedizione.
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Nello specifico quest’ultimo si caratterizza dalle seguenti fasi:
– Verifica dell’impianto esistente con relativa analisi dei costi e dei benefici;
– Progettazione della soluzione più idonea per il proprio magazzino, con relativa modifica dei sistemi di stoccaggio e la progettazione di eventuali nuove aree soppalcate;
– Smontaggio delle strutture di magazzino con riconversione degli impianti di stoccaggio ed eventuali riparazioni di magazzino;
– Costruzione di nuove componenti metalliche per il magazzino;
– Configurazione e aggiornamento di sistemi software e hardware per il magazzino eseguiti da terzi.
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– BOTTON UP: intervento di miglioramento sulle problematiche interne di magazzino (problemi di spazio, di produttività, di gestione dei compiti, etc.);
– TOP DOWN: intervento di riorganizzazione degli ambienti esistenti oppure realizzazione di nuovi spazi.
Le migliori soluzioni a tale proposito concernono:
– L’utilizzo di appositi sistemi di stoccaggio sia di tipo tradizionale (portapallet, drive-in, gravità, soppalchi, scaffalature metalliche, etc.) che automatico (magazzini automatici, semiautomatici, magazzini con satellite);
– La gestione integrata del magazzino per mezzo di software (wms, rfid, altre tecnologie…);
– L’attenzione verso il personale addetto al magazzino che deve essere istruito periodicamente attraverso corsi di formazione e valorizzato sulla base delle proprie caratteristiche e capacità personali, al fine di ottimizzare l’intero flusso di gestione.
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Tramite un algoritmo è possibile analizzare la curva relativa all’obsolescenza sulla base del deterioramento costante o di una data limite della merce ma, per essere precisi, bisogna prima prendere in considerazione che:
– Farmaci e alimentari: hanno una data di scadenza ben chiara e definita (una volta scaduta, la merce risulta invendibile);
– Prodotti tecnologici: risultano obsoleti in modo continuo nel momento in cui viene lanciato un nuovo modello sul mercato.
Quali sono le conseguenze per le aziende? I costi dell’obsolescenza per un magazzino risultano essere sempre molto elevati.
Al fine di ottimizzare le scorte risulta necessario prima di tutto mettere ordine nel proprio capannone, sistemando questi prodotti in aree apposite (ad. esempio su una scaffalature multipiano o su un soppalco) e calcolandone lo stock in modo ottimale, al fine di ottimizzare le scorte – invero facendo in modo che il numero di prodotti rimanenti risulti essere sempre limitato.
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