La progettazione di un soppalco

Molti sono gli aspetti da tenere in considerazione: l’individuazione delle altezze, dell’area di stoccaggio, del volume della merce che verrà posizionata, delle portate, dell’ accessoristica…

Le fasi principali della progettazione in ufficio tecnico comprendono:

Nel layout andranno definite specifiche tecniche quali: superficie, dimensione, altezza, portata, definizione di scale e parapetti, presenza o meno di cancelli per la movimentazione dei mezzi, tipologia di pavimentazione, finiture.

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Soppalchi e calcoli strutturali

Al fine di analizzarne il calcolo strutturale, le scaffalature vengono inoltre suddivise in 3 classi:

I soppalchi appartengono alla prima classe e a tal proposito deve essere redatto un progetto strutturale in conformità alle Norme tecniche per le costruzioni approvate con Decreto Ministeriale del 14.1.2008, integrate, per la parte sismica, dalle Ordinanze del Presidente del Consiglio dei Ministri n° 3274 del 20.3.2003, n° 3379 del 5.11.2004, n° 3431 del 3.5.2005 e n° 3519 del 28.4.2006.

I tecnici di Soppalco Industriale a tal fine da oltre trent’anni garantisce ai propri clienti scaffalature di elevato livello qualitativo puntando sulla sicurezza delle strutture progettate e sul rispetto totale delle normative nazionali e internazionali, garantendo affidabilità e durevolezza nel tempo.

Il montaggio del tuo soppalco

Per il montaggio del tuo soppalco affidati a montatori esperti. Il nostro personale qualificato si occuperà dell’assemblaggio della tua struttura in tempi brevi e potrà rendersi disponibile anche nei giorni festivi, al fine di ottimizzare le tempistiche di collaudo e di consegna. Inoltre, qualora in futuro ne avessi la necessità, siamo disponibili anche per un servizio di smontaggio e rimontaggio del soppalco per riposizionarlo in un altra parte del tuo capannone.

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L’analisi progettuale del soppalco

 

8 elementi per imbastire il progetto di un soppalco

Il progettista, infatti, per risolvere al meglio le problematiche del cliente e per aiutarlo nel concreto in base alle sue esigenze deve essere messo al corrente di alcuni elementi. Compito del cliente sarà, di conseguenza, essere il più chiaro e preciso possibile e fornire e specificare tutto quanto necessario al progettista:

Questi elementi aiuteranno a definire a grandi linee il progetto, che dovrà poi essere sviluppato e ampliato, tenendo conto di ulteriori dettagli tecnici. Interessante, inoltre, valutare come, nel caso in cui si desideri un soppalco antisismico, vadano aggiunti altri aspetti, sempre da definire in fase di progetto.

Come l’uso influenza le caratteristiche del soppalco

Oltre alle caratteristiche derivanti dall’introduzione in un determinato capannone, quindi, lo si realizzerà in base all’uso al quale è destinato. Per far ciò si può tenere conto di  tre elementi:

L’altezza del soppalco si aggira, di norma, tra i 2,7 m e i 2,9 m. Questo intervallo di valori, pressoché standard, permette di svolgere nell’area al di sotto del piano del soppalco anche delle attività. Dunque possono essere introdotti macchinari e il passaggio di personale può avvenire in condizione agevole. Nel caso in cui, però, ci siano delle necessità specifiche, come uso di muletto, furgoncini o altre attrezzature e mezzi di movimentazione che richiedono una maggiore altezza, se il capannone lo consente, questo valore può essere di conseguenza aumentato.

È determinata in base all’esigenza del cliente, in particolare tenendo conto dell’uso che ne farà. Il cliente stesso infatti, a seconda della merce o delle strutture che intende posizionarvi, dà una stima della portata di cui necessita (stima che di solito si aggira tra i 300 e i 400 Kg/mq). Questo dato è fondamentale per impostare il progetto, poiché, proprio per ciò che rappresenta, definisce direttamente quella che sarà la grossezza e la conformazione delle travi e delle colonne, cioè, in altre parole, la struttura portante del soppalco. Per questa ragione la portata determina tutta l’intera progettazione.

In ogni ambiente in cui si valuti l’abitabilità deve essere preso in considerazione il rapporto tra il volume dell’ambiente stesso e gli elementi, come porte e finestre, che garantiscano areazione e illuminazione. Ecco quindi che si parla di aeroilluminazione. Tale aspetto non è esattamente rilevante nel caso di un soppalco industriale a uso magazzino merci in un capannone, ma diventa rilevante nel momento in cui il soppalco è destinato a uffici. La fase che stabilisce le caratteristiche dell’aeroilluminazione non è legata in modo diretto alla fase di progettazione del soppalco, ma può essere definita in una fase successiva sempre dagli stessi progettisti o comunque essere compresa in un lavoro “chiavi in mano”.

Progetto: cosa vuol dire davvero soppalco su misura?

Per ovvie ragioni, tale possibilità è fortemente vantaggiosa e permette di sfruttare davvero la struttura una volta realizzata. Il soppalco infatti sarà definito in modo esatto, in maniera specifica per lo spazio che si ha a disposizione, per la configurazione dello spazio in questione e soprattutto per l’impiego che se ne intende fare.

Ma perché è davvero possibile parlare di soppalco su misura? Come nasce, come si concretizza?

La risposta è nella fase di progetto. Esso si basa ed è strettamente dipendente da determinati elementi specifici:

Dopo un approfondito colloquio tra progettista e cliente e un accurato sopralluogo, ogni elemento dovrà essere stabilito e utilizzato per partire con l’impostazione del progetto della struttura. Ciò permetterà di disporre un progetto che delineerà l’aspetto del soppalco, garantendo:

Sopralluogo, come e perché

Grazie al sopralluogo infatti si può:

Visita degli spazi: una specifica analisi del luogo permette di venire a conoscenza dello stato degli spazi di lavoro. Effettuate misure e rilievi su una situazione esistente si arriva a formulare una valutazione e intervenire con uno specifico progetto; il sopralluogo è di solito propedeutico a un’altra operazione tecnica.

Controllo degli elementi tecnici: durante il sopralluogo dovranno essere effettuate misure, visionati i materiali e valutate eventuali criticità della struttura. Per fare ciò bisogna servirsi di attrezzature, dai più semplici strumenti di misura ai diversi supporti che  possono risultare utili allo scopo; in altre parole, dal metro a nastro alla macchina fotografica.

Conclusione dettagliata: realizzati tutti i rilievi per avere i dati necessari a definire lo stato delle cose, tutto il materiale raccolto (foto, disegni, tabelle e schemi, relazioni, modelli in scala) deve essere riorganizzato per redigere una scheda tecnica ricca di particolari, che spieghi la situazione oggettiva e proponga magari gli scenari futuri.

Il sopralluogo è quindi una fase estremamente delicata e fondamentale per lo sviluppo di qualsiasi progetto e va affidato a personale specializzato, in grado di rilevare le condizioni correnti per migliorare le prestazioni e battere sul tempo gli intoppi che potrebbero presentarsi.