Altezza minima

La normativa nazionale prevede un altezza minima libera sotto trave di almeno 2,40 mt. Prima di progettare un soppalco viene richiesta anche l’accuratezza di verificare primariamente le condizioni della soletta su cui si andrà a posare la struttura metallica, al fine di non comprometterne la stabilità.

I riferimenti normativi a riguardo sono rappresentati da:

 

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Soppalchi e normative

Le normative per la costruzione di soppalchi industriali a cui la nostra azienda fa riferimento sono:

 

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Soppalchi e rischio sismico

La caduta del materiale stoccato e i danni che ne conseguono sono solo alcuni degli effetti devastanti che ne possono derivare.

I soppalchi antisismici rappresentano la soluzione ideale per il magazzino poiché dispongono delle caratteristiche di adattabilità e solidità applicate alle più recenti normative in materia, le quali permettono di realizzare strutture per magazzini, uffici e piattaforme/passerelle aeree in totale sicurezza.

I vantaggi che ne derivano sono:

 

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Protezioni e normative

La normativa che concerne l’obbligo della realizzazione di tale elemento è la seguente:

D.lgs. 81/08 allegato IV punto 1.7.3:

Le scale a pioli di altezza superiore a m. 5, fissate su pareti o incastellature verticali o aventi una inclinazione superiore a 75 gradi, devono essere provviste, a partire da m. 2,50 dal pavimento o dai ripiani, di una solida gabbia metallica di protezione avente maglie o aperture di ampiezza tale da impedire la caduta accidentale della persona verso l’esterno.

D.Lgs. 81/08 allegato IV:

1.7.2.1. Agli effetti del presente decreto è considerato “normale” un parapetto che soddisfi alle seguenti condizioni:

1.7.2.2. E’ considerato “parapetto normale con arresto al piede” il parapetto definito al comma precedente, completato con fascia continua poggiante sul piano di calpestio ed alta almeno 15 centimetri;
1.7.2.3. E’ considerata equivalente ai parapetti definiti ai commi ai punti precedenti, qualsiasi protezione, quale muro, balaustra, ringhiera e simili, realizzante condizioni di sicurezza contro la caduta verso i lati aperti, non inferiori a quelle presentate dai parapetti stessi;
1.7.3. Le impalcature, le passerelle, i ripiani, le rampe di accesso, i balconi ed i posti di lavoro o di passaggio sopraelevati devono essere provvisti, su tutti i lati aperti, di parapetti normali con arresto al piede o di difesa equivalenti. Tale protezione non è richiesta per i piani di caricamento di altezza inferiore a m. 2,00.

 

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Zone a rischio e soppalchi antisismici

Tutti i nostri soppalchi antisismici garantiscono la dissipazione delle vibrazioni causate sia dai moti oscillatori sia da quelli sussultori, aiutando l’Azienda ad evitare perdite economiche dovute al crollo degli scaffali e garantendo la sicurezza dei propri dipendenti.

 

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I carichi di esercizio di un soppalco

Ai fini di tale definizione lo scopo di un soppalco è la sua praticabilità (possibilità di accedervi in condizioni di sicurezza) e calpestabilità (possibilità di camminamento su idonea pavimentazione).

Per avvalorare tali concetti bisogna rifarsi ai valori del carico di esercizio che, per i soppalchi, variano tra 300 e 500 kg/mq negli spazi di attività produttive, mentre per le attività industriali si dovrà valutare caso per caso con specifiche relazioni di calcolo.

Soppalchi e autorizzazione comunale

Dal punto di vista legislativo la disposizione è a discapito dei singoli enti comunali: qualora i soppalchi risultassero totalmente indipendenti dalle pareti dei locali dove vengono installati potrebbero venire considerati come “opera precaria” , invero non soggetta all’ottenimento di autorizzazione comunale in caso di magazzinaggio di prodotti ad uso proprio e non pubblico.

E’ da ricordare però che la costruzione di un soppalco all’interno di un fabbricato è  in linea generale “soggetta al regime delle opere edili“, le quali richiedono necessariamente il permesso di costruire oppure la DIA (denuncia di inizio attività), valutando a seconda della casistica se si tratta di ristrutturazione edilizia e valutando la sussistenza o meno di un aumento di superficie o di un’alterazione di volume che detta opera comporta.

Strutture antisismiche: meglio prima che dopo

Dal 2004 l’INGV (istituto nazionale di geofisica e vulcanologia) ha reso disponibile una mappa probabilistica a riguardo dei terremoti che potrebbero verificarsi in Italia nei prossimi 10 anni. Questa mappa, in continuo aggiornamento, ci da un’idea generale quanto inesorabile del fatto che il territorio italiano, schiacciato fra zolla euroasiatica e zolla africana, sarà sicuramente teatro di numerosi eventi sismici di magnitudo Mw ≥ 6,5 nei prossimi anni… E non è tutto: generalmente i terremoti avvengono “a gruppi” e sia la loro frequenza che la loro intensità aumenteranno in modo quasi esponenziale…

In Italia, negli ultimi 50 anni, si sono spesi (costi del terremoto de L’Aquila e del centro Italia ancora da calcolarsi) più di 120 milioni di euro per ricostruzioni post terremoto. Nonostante 4613 comuni siano a rischio sismico, solo il 25% delle nostre case è costruito secondo le norme antisismiche e la percentuale per i magazzini industriali si attesta ad un misero 5%.

È quindi evidente che il 95% delle imprese italiane rischia di trovarsi impreparato di fronte a nuovi sismi, anche di magnitudo Mw ≤ 6. Un moderno capannone a norme antisismiche con relativo magazzino antisismico e soppalco industriale antisismico ben progettati e realizzati saranno la carta vincente contro le avversità naturali che ci attendono.

Verificare ed adeguare le proprie strutture produttive alle vigenti norme di legge antisismiche è quindi più che mai consigliabile. In linea di massima gli accorgimenti strutturali più ricorrenti nell’industria sono: isolatori antisismici capaci di separare dal terreno gli edifici partendo dalla base, pilastri rinforzati con fibra di carbonio per prevenire le fratture, ammortizzatori (dissipatori) tra i piani, leghe d’acciaio elastico ed architravi mobili per porte e finestre.

Per utili richiami alle normative antisismiche del DM 14 gennaio 2008 e correlate si consultino i nostri precedenti articoli della sezione “sismico”.

Soppalco industriale: la normativa

Nel settore delle scaffalature metalliche – e quindi dei soppalchi industriali – per lo svolgimento di calcoli strutturali e messa in opera del sistema ci si può riferire alle seguenti norme:

Soppalco antisismico: 5 elementi specifici per imbastire il progetto

Si parla in particolare di specifiche su:

Si evidenzia quindi la fondamentale importanza della relazione geologica riferita al sito di installazione, che permette di definire categorie di appartenenza del suolo, in base alla sua costituzione e al suo aspetto topografico, che il cliente deve accertarsi di fornire al progettista.

Il progettista dal canto suo dovrà, oltre alle altre valutazioni, individuare subito la zona sismica (area che sul territorio italiano presenta un determinato rischio sismico, riferito a intensità e frequenza del sisma) relativa sempre al sito di installazione e a partire da essa sviluppare i calcoli alla base del progetto.