Ma come si caratterizza una struttura antisismica?
- Calcolo strutturale. Una struttura antisismica si determina con il calcolo strutturale, come accade nel caso di strutture non antisismiche. Ciò che distingue le due tipologie sono i parametri coinvolti. Nel caso di struttura tradizionale vengono di norma considerati i carichi statici (peso della struttura e peso della merce), nel caso antisismico, invece, ai carichi statici si sommano i carichi dinamici, cioè, viene considerato il contributo delle oscillazioni. È interessante notare come, queste oscillazioni vengano valutate nelle diverse direzioni rispetto alla struttura stessa, cioè si suppone che le oscillazioni dovute al sisma possano giungere da ogni direzione. Il calcolo viene inoltre basato sulla zona sismica in cui si intende sviluppare il progetto.
- Autoportanza e ancoraggio. Non bisogna considerare l’aspetto antisismico di una struttura come un sinonimo di struttura autoportante e ancorata. Ogni struttura infatti, a prescindere dall’essere antisismica, deve, proprio per come è concepita anche solo a livello concettuale, essere autoportante , cioè svicolata e indipendente da altre strutture, e fissata esclusivamente a terra. Tali aspetti determinano la struttura in sé e sono influenzati dalla progettazione antisismica, in quanto, ad esempio, l’ancoraggio avverrà con un dimensionamento adeguato dei tasselli da porre a terra, come le travi saranno dimensionate per carichi maggiori, i materiali scelti per le loro resistenze e così via.
- Certificazione. La natura antisismica di una struttura metallica può essere certificata tramite un ingegnere abilitato che stila una formale certificazione. In alternativa può capitare che sia il fornitore stesso ad autocertificare la struttura, evidenziando le norme di riferimento per le scelte compiute in fatto di calcoli e materiali.
- Utilizzo post sisma. Una struttura antisismica viene ideata per resistere alle oscillazioni causate da un evento sismico, ma si pone attenzione anche al suo successivo utilizzo. È quindi possibile proseguire con il riuso della struttura dopo il sisma, ma è sempre bene che gli effetti dell’azione del fenomeno sismico vengano accertati da personale tecnico qualificato, che in caso di necessità possa rilevare lesioni o imperfezioni della struttura stessa.
- Costo. Per la maggiore complessità di progettazione, per la diversa tipologia e quantità di materiali che possono essere impiegati, investire in una struttura antisismica può richiedere uno sforzo economico maggiore. Si può partire, in media, da un 10% in più. Tale incremento è legato soprattutto al livello di sismicità in cui si opera; in poche parole, maggiore sarà questo livello, tanto più tenderà il costo ad aumentare.
In ogni caso, per qualsiasi intervento riferito all’aspetto antisismico, che può competere a tutte le strutture metalliche, va sempre tenuta presente la normativa di riferimento in tale materia.