Quest’ultimo è composto da traversi orizzontali e montanti quali elementi di protezione verticali, la cui altezza minima deve essere di 100 cm.
I parapetti offrono la massima stabilità e possono essere realizzati su misura a seconda delle esigenze del cliente.
Per il fissaggio a pavimento del parapetto sul soppalco si possono utilizzare le classiche barre filettate oppure dei morsetti.
Sei interessato? Contattaci ora!
Email: vendite@logima.it – Tel: +39 045/6020172
La scala del soppalco può essere altamente personalizzabile sia per la tipologia (a chiocciola, standard, etc.) che per le finiture richieste (acciaio,legno, etc.). Il materiale di costruzione è l’acciaio, elemento durevole e resistente, che, sulla base delle normative vigenti, deve risultare ignifugo e antisismico per tutelare sia la struttura che gli operatori che lavorano su di essa.
Sulla base della normativa vigente è prevista 1 rampa di scale fino a 100 mq di metratura del soppalco, oltre i 100 mq sono invece obbligatorie almeno 2 rampe ai fini della sicurezza.
Gli elementi portanti della scala vengono chiamati cosciali e sono solitamente realizzati in profilato o in tubo sagomato a freddo. Ci sono poi i gradini, realizzati a griglie e antiscivolo, e le barriere protettive che, dotate di scorrimano (quest’ultimo obbligatorio per legge), sono in grado di evitare la caduta accidentale degli operatori.
Le scale industriali, secondo la normativa vigente, devono avere una larghezza non inferiore a 1 mt, la pedata dei gradini non inferiore a 30 cm e un’alzata non superiore a 18 cm.
Sei interessato? Contattaci ora per un preventivo senza impegno!
Email: vendite@logima.it – Tel: +39 045/6020172
- TRAVI PORTANTI: rappresentano l’orditura principale. Le loro dimensioni vengono calcolate in funzione dei carichi che devono sopportare. La loro altezza viene invece determinata preliminarmente con un calcolo statico in cui le variabili sono l’interasse stesso e la distanza tra gli appoggi;
- TRAVI SECONDARIE: rappresentano l’orditura secondaria, in appoggio alle travi portanti;
- COLONNE: costituite da piastre di irrigidimento con fori per l’ancoraggio a terra;
- APPOGGI: parti che vengono fissate sui muri portanti contrapposti;
- GIUNZIONI: unioni tra le travi costituite da piastre presso-piegate angolari fissate alle travi con viteria ad alta resistenza;
- PAVIMENTAZIONE: costitutita da deck (pannello truciolare ignifugo ad alta densità), grigliato (pavimentazione a foratura e rigida strutturalmente per assicurare un adeguato passaggio di luce ed aria) oppure da deck + lamiera grecata (pavimentazione che consente la massima planarità della superficie calpestabile, adatta a carrelli e transpallet);
- INTERASSE: Sarà compito dell’ingegnere strutturista calcolare l’interasse tra le travi in funzione dei carichi previsti, al fine di garantire una protezione antisismica del soppalco;
- SCALE: da definire sulla base dell’utilizzo tenendo presente anche l’ingombro;
- PARAPETTO: elemento di protezione contro le cadute, si compone di traversi orizzontali e montanti come elementi di protezioni verticali. L’altezza degli elementi di protezione viene misurata verticalmente a partire dalla superficie calpestabile (pavimento);
- CANCELLO: può essere basculante, scorrevole o a due ante a seconda dell’utilizzo e dell’ingombro del carico da manovrare.
Sei interessato ad un progetto per il tuo soppalco? Contatta i nostri tecnici al numero +39 045/6020172 oppure al seguente indirizzo email: vendite@logima.it
- Colonne. Sono gli elementi verticali della struttura. Si presentano in genere come tubi quadrati o profilati a caldo. In base alla configurazione del luogo di installazione e alla geometria degli spazi disponibili, si determinano altezza e distanza tra di loro, mentre la sezione è definita in funzione dei carichi.
- Travi. Costituite di solito in acciaio laminato a caldo o a freddo, definiscono l’altezza del pacchetto solaio, realizzando l’appoggio del piano del soppalco. Possono essere di due tipi: principali o secondarie. Presentano sezione a C, la quale permette di ottimizzare parametri strutturali e rigidità, ma anche profili scatolari oppure doppio T. Per un facile e agevole raccordo tra di esse, le travi stesse presentano fori a passo lungo tutta la lunghezza.
- Giunzioni tra le travi. Permettono di legare tra loro le travi. Sono realizzate con piastre presso-piegate angolari fissate con apposita viteria (in acciaio e con alta resistenza).
- Controventi. Si trovano sotto il piano di calpestio oppure lateralmente alla struttura, per garantire, nel primo caso controventamento orizzontale, nel secondo, verticale. Sono elementi coinvolti nel calcolo statico e realizzati in acciaio piano con tenditori, per rendere possibile irrigidimento della struttura complessiva del soppalco. Fondamentali per sostenere i carichi orizzontali, soprattutto nel caso di oscillazioni (dunque non si tiene conto solo del peso statico che agisce verticalmente).
Altri aspetti essenziali per definire la struttura sono:
Viteria. Si evidenziano tre famiglie macroscopiche: classiche; frangiate; autobloccante. La soluzione autobloccante viene adottata quando si prevedono molte sollecitazioni a causa delle vibrazioni. Queste ultime, infatti, con il tempo tendono ad allentare la vite e renderla mobile nella sede. Le viti autobloccanti risolvono questo inconveniente e tengono ben salda la struttura. Con viteria classica comunque non vi sono problemi nella tenuta della struttura, ma è bene essere attenti con la manutenzione almeno una volta l’anno per riassettare tutta la viteria.
Pavimentazione. Può cambiare in base alla funzione svolta dal soppalco. Può essere realizzata secondo diverse varianti, ad esempio: pannelli di truciolare montati con sistema di connessione maschio-femmina; pavimento antiscivolo; grigliato in lamiera bugnata o grecata.