Era idea abbastanza comune (e sbagliata) che spendere nell’implementazione di un magazzino ecologico fosse troppo costoso e che non ne valesse la pena. Si è invece dimostrato che la costruzione di sistemi “verdi” fornisce costi operativi standard inferiori a quelli precedenti: un investimento di circa il 2% in più in fase di progetto può portare poi a risparmi energetici anche del 10% annui.
Strutture più “eco friendly” possono incidere anche sulle spese relative ai dipendenti rendendo l’ambiente di lavoro più sicuro e salubre, contribuendo ad una maggiore produttività e ad un miglioramento complessivo del comfort dei lavoratori in genere. Un soppalco ben progettato permette una ripartizione più mirata del calore e della climatizzazione.
L’implementazione di iniziative ecocompatibili può spaziare dalla semplice installazione di illuminazione controllata da sensori in aree a basso traffico per poi arrivare ad una più oculata organizzazione dei sistemi di trasporto che ottimizzi nastri trasportatori e sistemi di trasporto collegati con meno motori e sensori che controllino la modalità di sospensione. Per i soppalchi industriali è consigliato un sistema di illuminazione a fascio largo, è ideale per aree aperte in cima a mezzanini e può essere disposto su corridoi di stoccaggio. Soluzioni a ridotto uso di canaline per cavi e cablaggi riducono i costi e migliorano la sicurezza. Una più efficiente planimetria per i carrelli elevatori può diventare più amichevole sia per il pianeta che per il portafogli.
Secondo un recente studio elaborato dalle Word Bank, l’Italia si posiziona al 24° posto su 155 paesi esaminati in quanto ad “Indice di Prestazioni Logistiche” (LPI) nell’industria alimentare, mentre gli standard più alti sono stati riscontrati in paesi come Germania, Singapore, Svezia ed Olanda. Per competere globalmente è quindi sempre più importante saper gestire in modo efficace lo stoccaggio e la movimentazione delle merci, soprattutto per quanto riguarda il settore agroalimentare, con merci spesso più soggette a deperimento e danneggiamento rispetto ad altri settori merceologici.
Per quanto riguarda il ritardo infrastrutturale italiano (vedi indagine ISMEA) non c’è ovviamente molto che le aziende italiane possano fare singolarmente, mentre per quanto riguarda le carenze logistiche “interne” delle aziende ci sono ottimi margini su cui intervenire per migliorare la propria efficienza competitiva e distributiva, con un impatto che può rivelarsi determinante nei confronti dei vari “avversari” nazionali ed internazionali.
La “supply chain” alimentare è spesso complessa ed articolata, dovendo tener conto di fattori sia “biologici” che commerciali, ecco quindi che investire in logistica industriale (soppalchi industriali, sistemi di stoccaggio pallet, scaffalature, contenitori personalizzati) può aiutare a ridurre alcuni step ottimizzando le varie fasi di trasformazione, produzione, commercializzazione e distribuzione migliorando la redditività con conseguente miglioramento del benessere complessivo economico indotto.
Eppure sto dedicando sempre più superficie (e tempo) allo stoccaggio dei miei articoli e credo di aver già utilizzato tutto lo spazio disponibile. Però, non posso (e non voglio) ingrandire ulteriormente il mio capannone e non mi sembra il caso di comprarne un altro.
Soluzione: un soppalco industriale personalizzato! Invece di spendere ulteriori risorse in costose ed impataccanti opere di muratura, potresti sviluppare la tua azienda su ulteriori livelli e sfruttare al meglio la spazio disponibile anche in altezza. Logima può studiare con te le soluzioni più appropriate per utilizzare al meglio il tuo spazio e fornirti tutti i mezzi per ottimizzare la movimentazione dei tuoi materiali.
Logima, grazie alla pluridecennale esperienza maturata e ad un comprovabile “know-how”, può essere il partner ideale che aiuta a gestire i tuoi spazi (ed i tuoi tempi) in maniera intelligente e responsabile per aiutarti a crescere, al passo con le più recenti normative internazionali.
Il nostro soppalco industriale è fortemente personalizzabile e si presta a sua volta ad ulteriori implementazioni in modo da adattarsi alle tue crescenti necessità di efficienza e competitività. Innovando oggi, il futuro sarà più sicuro e facile da affrontare.
Questa scelta può non apparire del tutto convincente, ma in realtà presenta diversi punti di forza:
Oltre a questi aspetti non bisogna dimenticare che, seppur parlando di una struttura metallica, il soppalco può essere adattato e personalizzato allo scopo, in modo che la parte estetica risulti adatta per un ufficio.
Il primo passo, determinato anche dalla funzione che il soppalco svolgerà, è di creare una sorta di involucro in cartongesso, anziché usare il parapetto. In questo modo si avranno delle pareti per delimitare gli spazi della zona ufficio da arredare secondo le proprie esigenze. In questa fase si dovrà sempre tenere conto di un progetto, per poter disporre gli impianti per acqua e corrente nel modo più idoneo.
Altro aspetto da non dimenticare è l’aeroilluminazione, cioè la presenza di porte e finestre che garantiscano le giuste condizioni di luce e ricambio di aria per un ambiente adibito a ufficio.
Anche le scale possono essere scelte affinché risultino di aspetto gradevole, puntando su forma, rifiniture e colore.
La collocazione degli uffici nello spazio al di sotto o sopra il piano del soppalco è del tutto indifferente e può essere stabilita in base a quale delle due opzioni risulta più funzionale oppure semplicemente secondo il proprio gusto personale.
Nel settore delle scaffalature metalliche – e quindi dei soppalchi industriali – per lo svolgimento di calcoli strutturali e messa in opera del sistema ci si può riferire alle seguenti norme:
Questa scelta è spiegata dai numerosi vantaggi che si ottengono proprio grazie all’uso dell’acciaio:
Va sottolineato, infine, che l’acciaio è un materiale tracciabile su tutto il processo dalla produzione all’utilizzo in una struttura, assicurando così di esse un prodotto di qualità e presentandosi con certificato di origine.
Attenzione alla viteria!
Le viti usate per l’assemblaggio della struttura possono essere distinte oltre che per la tipologia anche per il trattamento superficiale. Questa specifica può forse sembrare banale e poco rilevante, ma in realtà è essenziale. Si hanno infatti due principali macro categorie: viteria zincata e viteria brunita. La prima assicura che siano evitati ruggine ed effetti dovuti all’ossidazione, permettendo di proteggere l’acciaio nel punto di contatto, la seconda è consigliata se si agisce sulla struttura e nei suoi pressi con spray o materiali che altrimenti andrebbero a intaccare la viteria stessa.
Oltre a queste scelte, è però possibile optare anche per viti in acciaio inox e in questo caso la situazione può complicarsi. Lavorare con acciaio galvanizzato, cioè zincato, e usare viti in acciaio inox significa provocare una reazione elettrochimica tra i due materiali, producendo un fenomeno di corrosione che va a danneggiare fortemente l’acciaio galvanizzato lasciando pressoché intatti i bulloni. Bisogna quindi tenere a mente che la viteria in inox è bene sia usata con strutture in inox e non con metalli meno “puri”. In caso contrario è consigliabile piuttosto sostituire più di frequente le viti che però non danneggiano il materiale della struttura.
Ognuno di essi ha peculiarità precise e ben diverse dall’altro, nonostante per entrambi l’obiettivo comune sia di impiegare lo spazio disponibile in altezza per aumentare la superficie calpestabile, in modo da sfruttare al massimo la cubatura complessiva dell’ambiente. Nella maggior parte dei casi nel settore industriale la scelta cade sulla struttura metallica; ma perché?
Analizzando in prima battuta le due tipologie, possiamo avere un’idea di ciò che accadrebbe in un magazzino:
Con soppalco in muratura:
Con soppalco metallico:
A questo punto è evidente che un soppalco industriale in metallo risulta più adatto e vantaggioso in un magazzino o più in generale all’interno di aziende, siano esse manifatturiere o distributive.
Si parla di:
Parapetto. Immancabile ai fini della sicurezza, sia per la merce immagazzinata che per gli operatori che si muovono sul soppalco. Costituito da tre elementi orizzontali: tubo corrimano, tubo ginocchio, batti piede – realizzati in acciaio e antiscivolo -, il parapetto viene avvitato alla struttura del soppalco per ancorarlo ad essa. In alternativa al parapetto, si può valutare la possibilità di un “rivestimento” completo del soppalco tramite una chiusura in cartongesso. Questa soluzione risulta valida in modo particolare quando si intende adibire il soppalco a uso uffici.
Scale. Indispensabili per accedere al piano sopraelevato e garantire il raggiungimento della superficie del soppalco. Vengono disposte nella posizione più comoda rispetto allo spazio di collocamento del soppalco stesso e possono presentare diverse configurazioni; le più utilizzate sono la struttura ad I oppure a U, nel caso in cui sia necessario cambiare la direzione delle scale dal pianerottolo. Fornite di parapetto e corrimano, vengono realizzate con gradini, anch’essi da progettare secondo calcoli specifici, in grigliato o lamiera bugnata. Proprio del numero e della dimensione di questi ultimi dipenderà poi l’ingombro totale della scala.
Stazione di carico-scarico. Elemento utilizzato per lo stivaggio del materiale qualora il soppalco fosse destinato a deposito merci. È solitamente protetto da una catena, oppure da veri e propri cancelli: a battente o scorrevoli (permettono di risparmiare spazio), oppure a ribalta (funzionante secondo un meccanismo basculante che può essere azionato manualmente in modo semplice e immediato). Sono progettati ad hoc in base alle esigenze d’uso.
Altri aspetti essenziali per definire la struttura sono:
Viteria. Si evidenziano tre famiglie macroscopiche: classiche; frangiate; autobloccante. La soluzione autobloccante viene adottata quando si prevedono molte sollecitazioni a causa delle vibrazioni. Queste ultime, infatti, con il tempo tendono ad allentare la vite e renderla mobile nella sede. Le viti autobloccanti risolvono questo inconveniente e tengono ben salda la struttura. Con viteria classica comunque non vi sono problemi nella tenuta della struttura, ma è bene essere attenti con la manutenzione almeno una volta l’anno per riassettare tutta la viteria.
Pavimentazione. Può cambiare in base alla funzione svolta dal soppalco. Può essere realizzata secondo diverse varianti, ad esempio: pannelli di truciolare montati con sistema di connessione maschio-femmina; pavimento antiscivolo; grigliato in lamiera bugnata o grecata.
Chi lo utilizza
Adatto alla creazione di un ambiente da adibire a uso ufficio, ma anche al deposito di merce, il soppalco trova un’ottima collocazione nel settore industriale, produttivo o distributivo. A patto che la configurazione fisica del luogo in cui si intende collocarlo lo permetta, il soppalco risulta adatto sia per artigiani che per grandi imprese e senza distinzione di settori, dall’azienda agricola, all’impresa metalmeccanica, fino ai distributori all’ingrosso e ai rivenditori. Permettendo inoltre gradevoli finiture estetiche può essere impiegato anche per showroom o allestimenti aperti al pubblico.
Vantaggi
Aspetto
Si presenta come una struttura ben salda a prescindere dalle dimensioni. È definito dall’insieme della struttura portante, cioè l’insieme di travi e colonne che ne delineano i tratti fondamentali definiti dai calcoli strutturali, e dagli accessori che vi vengono associati, come scale o punti di carico e scarico per eventuali prodotti. Strettamente legata alle caratteristiche (portata, sicurezza sismica e così via) che si desidera che la struttura rispetti, è la scelta del materiale, che per il soppalco industriale ricade sui metalli.