Come riorganizzare la propria struttura logistica

Per tale motivo è indispensabile che l’ azienda corra subito ai ripari adottando le seguenti misure preventive:

– Prediligere la creazione di ubicazioni dinamiche, al fine di favorire  la saturazione e l’ottimizzazione degli spazi disponibili;

– Utilizzo della geolocalizzazione, di rfid e/o di voice picking per l’identificazione rapida dei prodotti a magazzino;

Riprogrammazione del layout di magazzino per ridurre drasticamente i viaggi e il numero di operazioni del personale addetto;

Formare periodicamente il proprio personale aiuta l’azienda a migliorare le competenze delle risorse di magazzino con conseguente aumento della produttività;

Utilizzo di sistemi di stoccaggio ottimizzati (magazzini automatici per ridurre al minimo gli errori e ottimizzare le performance, scaffalature gravità per velocizzare il picking, soppalchi per aumentare gli spazi esistenti, etc.).

 

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I fattori di scelta delle scaffalature

 – Man-to-goods, ovvero scelta di avvalersi di sistemi di stoccaggio tradizionali in cui è l’operatore che raggiunge l’area di stoccaggio occupandosi del picking. In questo caso si ricercano scaffalature standard di tipo manuale (portapallet, drive-in, etc.);

– Goods-to man ovvero sono i mezzi meccanici che raggiungono l’area di stoccaggio e si opta in questo caso per magazzini automatici oppure semiautomatici;

– Logica FIFO: i primi carichi effettuati sono i primi ad essere prelevati. Questa logica è utile per settori lavorano con prodotti deperibili o a scadenza;

– Logica LIFO: l’ultimo carico ad entrare è il primo ad uscire. Utile per sistemi di stoccaggio che verranno suddivisi per cliente o aree geografiche;

– Spazio: disponibilità di avvalersi di poche o molte aree di lavoro dove poter progettare le scaffalature a cui può far seguito la richiesta di aggiunta di maggiore spazio con l’ausilio di soppalchi o scaffalature multipiano;

– Grado di selettività: anche la densità e frequenza di stoccaggio, flussi compresi, può influire sulla scelta delle giuste scaffalature, che devono essere atte ad ottimizzare e velocizzare tali processi.

 

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Come allocare le UDC in magazzino

Al fine di rispondere a tale domanda è bene precisare che esistono tre diverse modalità d’azione:

– ALLOCAZIONE A POSTI CONDIVISI: Ogni posto pallet può ospitare  una qualsiasi UDC di un qualsiasivoglia articolo;

– ALLOCAZIONE A POSTI DEDICATI: Per un certo intervallo di tempo a ciascun articolo sono assegnate determinate postazioni di stoccaggio;

– ALLOCAZIONE A ZONE DEDICATE: Situazione ibrida tra le due precedenti, con assegnazione degli articoli in fase di prelievo a determinate zone per lo stoccaggio.

Gli articoli vengono solitamente ordinati in maniera decrescente per ordine di accesso e successivamente divisi in classi a seconda degli articoli: quelli con maggiore indice di accesso si troveranno più vicino agli ingressi, mentre quelli con minore indice saranno disposti più lontani.

Quale tra queste rappresenta la soluzione migliore? Sicuramente quella che fa risparmiare maggiore tempo agli addetti al magazzino (allocazione a posti dedicati o allocazione a zone dedicate).

Oltre al tipo di allocazione è bene valutare attentamente anche il sistema di stoccaggio utilizzato e la capacità di spazio, il cui problema si può ovviare progettando un soppalco industriale.

Se hai bisogno di una consulenza in merito, Logima Srl sarà in grado di aiutarti.

 

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Come funziona la logistica di un magazzino generale

I magazzini di questa tipologia di solito hanno bisogno di grandi spazi a livello di metrature, in quanto le merci che appartengono a categorie e mittenti diversi devono venire velocemente catalogate e ordinate tramite codici a barre al fine di poter procedere velocemente al loro reperimento e al relativo inoltro al destinatario. Solitamente è possibile gestire fino a 30 ordini al minuto.

A livello logistico, questi magazzini hanno sostanzialmente bisogno per lavorare bene di:

– SISTEMI DI STOCCAGGIO PALLET ADEGUATI alle differenti tipologie di merce, sia essa leggera che pesante;

SOPPALCHI PER AUMENTARE LE AREE DI LAVORO e consentire così agli operatori di velocizzare le operazioni di magazzino riducendo drasticamente il disordine creato dalla mancanza di spazio;

– SISTEMI DI AUTOMAZIONE che consentano di velocizzare e automatizzare le operazioni di prelievo della merce.

 

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Perché è necessario acquistare un soppalco industriale

I vantaggi di avere un soppalco all’ interno del proprio magazzino sono molteplici.

Oltre al ricavo di ulteriore spazio ambientale attraverso lo sfruttamento delle altezze, sussiste anche il fattore durevolezza e funzionalità che permette ai soppalchi di durare nel tempo e quindi di venire utilizzati per i più svariati usi, ad esempio per attività di deposito oppure per la progettazione di uffici, senza arrivare a compromettere la sicurezza di magazzino.

La struttura inoltre è progettata per costituire il minimo ingombro strutturale non andando ad alterare lo stato degli edifici con lavori invasivi, potendo anche arrivare a raddoppiare o addirittura triplicare le superfici utili.

La versatilità è un’ulteriore caratteristica del soppalco, in quanto offre la possibilità di scegliere tra più soluzioni di finitura della struttura e tra  diverse tipologie di piani di calpestio, puntando sia sul fattore estetico che su quello funzionale.

La personalizzazione con scale e ulteriori accessori e  l’ integrabilità con sistemi di scaffalature già presenti rappresentano un’ulteriore plus che rende il soppalco un prodotto da prendere altamente in considerazione per lo stoccaggio delle merci e per l’integrazione degli spazi strutturali all’interno di un magazzino.

 

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L’importanza di avere un magazzino efficiente

La prima attività di miglioramento deve partire da un corretto trattamento dei dati di giacenza. Merci obsolete che rimangono ferme in magazzino per un lungo periodo di tempo offrono meno spazio per la merce che invece genera un elevato flusso.

Inoltre, la mancanza di una classificazione delle merci sulle apposite strutture di stoccaggio e l’ideazione di un layout di magazzino poco funzionale possono causare caos e disordine nelle fasi di deposito/prelievo e di movimentazione delle merci.

Le conseguenze di tali mancanze potrebbero essere disastrose: ritardi nella gestione delle commesse oppure una perdita diretta del cliente che si rivolgerà direttamente alla concorrenza. In quest’ultimo caso –  favorendo un competitor  – non solo si rinuncia ad una quota di fatturato derivante dalla perdita del cliente, ma si rafforza l’avversario rendendosi sempre più deboli.

Abbiamo fin qui capito che sottovalutare tutti questi aspetti di magazzino può portare ad una disastrosa perdita della produttività aziendale. Cosa fare, quindi?

E’ essenziale in questo caso che l’azienda si rivolga ad un fornitore di fiducia, che sappia garantire un servizio di consulenza logistica affiancato ad una vasta esperienza nell’ambito della progettazione e realizzazione di sistemi di stoccaggio che siano di qualità, sicuri, e in regola con le principali normative.

 

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La metodologia delle 5S applicata al magazzino

 

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Calcoli strutturali e normative per la sicurezza delle scaffalature

Le scaffalature vanno genericamente distinte in:

Al fine di analizzarne il calcolo strutturale, le scaffalature vengono inoltre suddivise in 3 classi:

La normativa che si occupa, invece, della sicurezza delle scaffalature durante il loro utilizzo è costituita dal decreto legislativo n. 81/2008, il quale stabilisce che in fase di progettazione i progettisti debbano tener conto di tutti gli eventuali danni che la struttura potrebbe subire in seguito ad eventuali urti, mentre il proprietario/committente della scaffalatura dovrebbe individuare e prevedere tutti i rischi connessi all’uso della scaffalatura stessa.

Logima a tal fine da oltre trent’anni garantisce ai propri clienti scaffalature di elevato livello qualitativo puntando sulla sicurezza delle strutture progettate e sul rispetto totale delle normative nazionali e internazionali, garantendo affidabilità e durevolezza nel tempo.

 Scopri di più sui nostri prodotti e scrivici una mail a: vendite@logima.it

Aree produttive e magazzino: progettare un soppalco per poter lavorare meglio

Partire dal problema. Ogni soluzione è sempre all’interno del problema; individuare con esattezza il tipo di difficoltà o necessità è il primo step per procedere. Affidarsi dunque a degli esperti per un sopralluogo, che rilevi tutti gli aspetti su cui lavorare a livello tecnico.

Conoscere le alternative. Stabilito lo stato delle cose e valutato il proprio obiettivo, le differenti possibilità saranno presto evidenziate da un tecnico, che potrà fornire un’idea delle diverse strutture più appropriate in ogni determinata circostanza.

Progetto e messa in opera. Deciso il sistema più appropriato, si potrà procedere con il progetto e infine con il montaggio della struttura stessa, sempre facendo attenzione alla piena conformità con le norme in vigore in materia e prestando attenzione alle possibili certificazioni.

Un dettaglio da non trascurare in tutto questo percorso è la scelta del fornitore a cui rivolgersi. Se, infatti, non ci si trova in linea e non si ha fiducia nel suo operato, procedere con l’attività potrebbe apportare ulteriori difficoltà e condurre a una risoluzione non ottimale del problema.

 

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Progettare il layout di magazzino

La prima fase del lavoro inizia con la valutazione di alcuni importanti aspetti quali, ad esempio, i livelli di scorta, i possibili percorsi di movimentazione dei mezzi, l’analisi dei prodotti che possono avere maggiore flusso di magazzino e la definizione di una metodologia per valutare nel tempo le performance generali.

La seconda fase inizia con la conoscenza approfondita sia della tipologia di merce che verrà immagazzinata suddividendola sulla base delle dimensioni, dei volumi, dei pesi e della frequenza in entrata e in uscita che della quantità di referenze che potranno essere allocate e del numero potenziale dei posti per pallet.

Si passa poi all’analisi delle peculiarità fisiche del capannone e alle condizioni climatiche alle quali devono essere conservati i prodotti. Una volta eseguite queste analisi la superficie viene suddivisa a seconda delle aree (ricevimento materiali, area dedicata ai carichi/scarichi dei vettori, area adibita al posizionamento della merce) progettandole in modo da ridurre i percorsi degli addetti al magazzino e avvicinando alle zone di carico le aree con maggiori flussi. Il tutto per rendere il magazzino maggiormente rapido ed efficiente per il futuro.

 

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