Le scaffalature vanno genericamente distinte in:
- Scaffalature leggere (archivi, magazzini, negozi)
- Scaffalature medie e pesanti (strutture portapallet, drive-in, cantilever)
- Scaffalature molto pesanti (portata >5 e <20 tonnellate)
Al fine di analizzarne il calcolo strutturale, le scaffalature vengono inoltre suddivise in 3 classi:
- Prima classe (soppalchi e le strutture autoportanti): le scaffalature sono soggette alle leggi previste per le costruzioni antisismiche (norme tecniche per le costruzioni, approvate con Decreto Ministeriale del 14.1.2008- UNI/TS 11379: 2010).
- Seconda classe (scaffalature destinate a negozi e magazzini): le scaffalature sono regolamentate dal Decreto del 9.1.1996.
- Terza classe (scaffalature di piccole dimensioni): non sono sottoposte ad alcuna normativa specifica.
La normativa che si occupa, invece, della sicurezza delle scaffalature durante il loro utilizzo è costituita dal decreto legislativo n. 81/2008, il quale stabilisce che in fase di progettazione i progettisti debbano tener conto di tutti gli eventuali danni che la struttura potrebbe subire in seguito ad eventuali urti, mentre il proprietario/committente della scaffalatura dovrebbe individuare e prevedere tutti i rischi connessi all’uso della scaffalatura stessa.
Soppalco Industriale Logima a tal fine da oltre trent’anni garantisce ai propri clienti scaffalature di elevato livello qualitativo puntando sulla sicurezza delle strutture progettate e sul rispetto totale delle normative nazionali e internazionali, garantendo affidabilità e durevolezza nel tempo.
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Oltre al ricavo di ulteriore spazio ambientale attraverso lo sfruttamento delle altezze, sussiste anche il fattore durevolezza e funzionalità, che permette ai soppalchi di durare nel tempo – grazie all’acciaio – e quindi di venire utilizzati per i più svariati usi, ad esempio per attività di deposito oppure per la progettazione di uffici, senza arrivare a compromettere la sicurezza di magazzino.
La struttura inoltre è progettata per costituire il minimo ingombro strutturale non andando ad alterare lo stato degli edifici con lavori invasivi, potendo anche arrivare a raddoppiare o addirittura triplicare le superfici utili.
La versatilità è un’ulteriore caratteristica del soppalco, in quanto offre la possibilità di scegliere tra più soluzioni di finitura della struttura e tra diverse tipologie di piani di calpestio, puntando sia sul fattore estetico che su quello funzionale.
La personalizzazione con scale e ulteriori accessori (parapetto, cancelli, etc…) e l’integrabilità con sistemi di scaffalature già presenti rappresentano un’ulteriore plus che rende il soppalco un prodotto da prendere altamente in considerazione per lo stoccaggio delle merci e per l’integrazione degli spazi strutturali all’interno di un magazzino.
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1) PENSARE PRIMA ALL’ ACQUISTO DEL CAPANNONE E POI ALLA LOGISTICA
Pensare prima all’acquisto del capannone e solo in seguito alla gestione logistica può risultare controproducente, poiché spesso le soluzioni che si richiedono a progetto al fornitore non potranno venire realizzate a causa – ad esempio – di soffitti troppo bassi , metrature non idonee allo stoccaggio oppure per la presenza di tubature o fili elettrici coperti a pavimento che possono compromettere la corretta installazione degli impianti.
2) RICERCA DELLA SOLUZIONE PIU’ LOW COST
L’obiettivo di qualsiasi imprenditore che pensa di gestire la propria logistica di magazzino è quello di non buttare via soldi. Proprio per questo motivo in fase decisionale vengono prese in considerazione quasi esclusivamente le strutture meno care che gli vengono proposte. A lungo andare però tali soluzioni possono risultare controproducenti poiché non garantiscono materiali di qualità e spesso vengono progettate in maniera non conforme alle normative vigenti (a volte non tenendo conto nemmeno dell’analisi antisismica). Il rischio è, quindi, quello di investire poco ma di spendere il doppio negli anni a venire per la manutenzione, la sostituzione e la sicurezza delle proprie scaffalature.
3) EVITARE DI COINVOLGERE GLI OPERATORI DI MAGAZZINO IN FASE DECISIONALE
L’opinione degli operatori di magazzino, ovvero di coloro che lavorano tutti i giorni sul campo in ambito logistico, è invece importante al fine di definire le problematiche riscontrate (es. mancanza di spazio e ordine) e poterle risolvere assieme alla dirigenza.
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E’ possibile scegliere il colore del soppalco e dei suoi accessori, che seguiranno un ciclo di verniciatura atossica ed epossidica (ovvero resistente agli agenti chimici e fisici). La struttura – che è definita autoportante (atta a sostenere se stessa oltre ad un eventuale sovraccarico) – è composta, inoltre, da differenti accessori, quali: scale – comprensive di un sistema grigliato antiscivolo – cancelli (es. a bascula, scorrevole, etc.), parapetti, piani di camminamento (a scelta tra deck, grigliato, lamiera grecata…), montanti e corrimano, che possono essere realizzati con differenti finiture e personalizzazioni.
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- Parapetto: Sistema di protezione a tutela degli operatori. Può essere anche apribile per consentire il carico e lo scarico dei materiali.
- Scala/e di accesso: Per consentire la salita/discesa del personale nello spazio adibito a uso deposito/ufficio.
- Piano di calpestio: La pavimentazione può essere composta da deck, grigliato oppure da una composizione mista di deck e lamiera grecata.
Esteticamente è possibile scegliere colori diversi utilizzando, ad esempio, un colore per segnalare merci in entrata/uscita, per indicare zone speciali oppure per dividere i padiglioni rispetto ai colori stessi, ma anche per definire la struttura stessa sulla base del colore del logo aziendale oppure delle colorazioni delle strutture adiacenti.
Tutto questo perché il soppalco non è solo acciaio, ma una struttura che può avere anche un elevato valore estetico.
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La praticità di tale struttura è evidente: può favorire il flusso logistico degli operatori, liberando il percorso interno da ostacoli che verranno così allocati e ordinati sopra di essa. Inoltre, permette di creare in sicurezza nuove aree di lavoro integrandole con eventuali macchinari esistenti o con nuovi ambienti adibiti ad uso ufficio o deposito.
Esistono a tale proposito dei soppalchi, detti “modulari”, che possono essere ampliati anche in un secondo momento a seconda delle esigenze della clientela.
Tutte queste caratteristiche fanno dei soppalchi la soluzione per eccellenza all’interno della tua azienda.
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I nostri tecnici specializzati si occuperanno di effettuare il rilievo al fine di predisporre di un analisi preliminare del capannone (valutando, oltre agli spazi, anche la presenza di eventuali tubature o impianti preesistenti); progetteranno, in seguito, il disegno su misura il quale, una volta approvato dal cliente, darà il via alla costruzione in carpenteria delle varie componenti del soppalco (travi, colonne, scale, parapetti, etc.). Si procederà, poi, al trasporto e al montaggio in tempi brevi della struttura, il tutto corredato da apposita documentazione comprensiva di relazioni di calcolo e riferimenti tecnici.
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In linea generale si dovrà prendere in considerazione anche l’altezza massima del locale e del vuoto esistente per capire se il mantenimento dell’altezza libera sia pari alla prescrizione di 2,40 mt.
Inoltre, con l’ Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3274 del 20 marzo 2003, è stato emanato un provvedimento che classifica sismicamente il territorio italiano sulla base di 4 zone principali: zona 1 (la più pericolosa, probabilità di terremoto alte), zona 2 (area in cui sono possibili forti terremoti), zona 3 (terremoti poco probabili), zona 4 (la meno pericolosa).
All’interno di quest’ultima è facoltà delle Regioni prescrivere l’obbligo della progettazione antisismica mentre in ciascuna di queste aree viene invece attribuito un valore dell’azione sismica utile per la progettazione, espresso in termini di accelerazione massima su roccia (zona 1=0.35 g, zona 2=0.25 g. zona 3=0.15 g, zona 4=0.05 g).
I soppalchi industriali Logima offrono adeguata resistenza per proteggere gli impianti e le merci dagli eventi sismici. Contattaci ora per un preventivo!
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Gli elementi principali da considerare in fase di costruzione sono:
- Altezza minima del capannone: deve essere almeno di 2,40 mt;
- Superficie da soppalcare: non deve essere superiore a 1/3 della superficie del fabbricato;
- Aeroilluminazione: devono essere assicurate le adeguate condizioni di luce e ricambio d’aria;
- Portata del soppalco: da calcolare sulla base dell’impiego che ne verrà fatto;
- Elementi di intralcio: in fase di progettazione è doveroso rilevare a disegno la presenza di tubature e altri impianti esistenti;
- Caratteristiche geologiche del luogo di installazione: servono a valutare un eventuale rischio sismico per poter adoperarsi di conseguenza nella costruzione di strutture antisismiche.
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Il primo passo per definire la struttura è quello di dialogare con il cliente per conoscerne le esigenze: altezze, portate, tipologia di materiale stoccato e di pavimentazione, numero di scale, presenza o meno di eventuali cancelli di carico/scarico merce, eventuale accessoristica. Dopo aver effettuato il rilievo – che è atto a raccogliere le dimensioni dello spazio – il tecnico commerciale si mette al lavoro per formulare il layout del soppalco e quindi il preventivo. Dopo l’approvazione definitiva da parte del cliente, si procederà alla realizzazione in carpenteria delle componenti strutturali: travi, colonne, scale, parapetti, etc. Una volta pronti, i materiali prenderanno la strada verso la sede del magazzino del cliente dove le nostre squadre di montatori esperti, sulla base delle indicazioni del disegno, costruiranno quanto richiesto. A conclusione dei lavori verranno rilasciate le consuete documentazioni obbligatorie e un verbale di corretta posa in opera.
Tutti i nostri materiali sono sicuri e durevoli nel tempo e garantiscono alla nostra clientela un prodotto affidabile, flessibile ed esteticamente gradevole.
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