Ma come si caratterizza una struttura antisismica?
In ogni caso, per qualsiasi intervento riferito all’aspetto antisismico, che può competere a tutte le strutture metalliche, va sempre tenuta presente la normativa di riferimento in tale materia.
Oltre alle caratteristiche derivanti dall’introduzione in un determinato capannone, quindi, lo si realizzerà in base all’uso al quale è destinato. Per far ciò si può tenere conto di tre elementi:
L’altezza del soppalco si aggira, di norma, tra i 2,7 m e i 2,9 m. Questo intervallo di valori, pressoché standard, permette di svolgere nell’area al di sotto del piano del soppalco anche delle attività. Dunque possono essere introdotti macchinari e il passaggio di personale può avvenire in condizione agevole. Nel caso in cui, però, ci siano delle necessità specifiche, come uso di muletto, furgoncini o altre attrezzature e mezzi di movimentazione che richiedono una maggiore altezza, se il capannone lo consente, questo valore può essere di conseguenza aumentato.
È determinata in base all’esigenza del cliente, in particolare tenendo conto dell’uso che ne farà. Il cliente stesso infatti, a seconda della merce o delle strutture che intende posizionarvi, dà una stima della portata di cui necessita (stima che di solito si aggira tra i 300 e i 400 Kg/mq). Questo dato è fondamentale per impostare il progetto, poiché, proprio per ciò che rappresenta, definisce direttamente quella che sarà la grossezza e la conformazione delle travi e delle colonne, cioè, in altre parole, la struttura portante del soppalco. Per questa ragione la portata determina tutta l’intera progettazione.
In ogni ambiente in cui si valuti l’abitabilità deve essere preso in considerazione il rapporto tra il volume dell’ambiente stesso e gli elementi, come porte e finestre, che garantiscano areazione e illuminazione. Ecco quindi che si parla di aeroilluminazione. Tale aspetto non è esattamente rilevante nel caso di un soppalco industriale a uso magazzino merci in un capannone, ma diventa rilevante nel momento in cui il soppalco è destinato a uffici. La fase che stabilisce le caratteristiche dell’aeroilluminazione non è legata in modo diretto alla fase di progettazione del soppalco, ma può essere definita in una fase successiva sempre dagli stessi progettisti o comunque essere compresa in un lavoro “chiavi in mano”.
Come le caratteristiche del capannone vanno a influenzare l’assetto del soppalco?
L’altezza del soffitto dell’edificio che ospiterà la struttura è l’elemento principale per determinare la possibilità di costruzione o meno del soppalco. È infatti necessario che vi sia spazio a sufficienza in altezza per poter consentire l’introduzione di un piano intermedio. L’altezza del locale è dunque il primo elemento da valutare.
Corrisponde alla grandezza del soppalco ed è in sostanza la metratura del piano di calpestio. Anche in questo caso lo spazio del capannone deve permettere la presenza fisica di un soppalco, ma in modo molto meno vincolante. Tale area può infatti arrivare fino a 1/3 del locale oppure alla sua metà, nel caso in cui si raggiungano i 2,20 metri al di sopra e al di sotto del soppalco stesso. Parametro non proibitivo, quindi, potendo adeguare la metratura del soppalco a quanto permette il capannone, sempre e comunque cercando di accordare il tutto con le esigenze specifiche.
Dalle tubature ai pilastri, nella zona del locale da destinare al soppalco possono esserci numerosi e diversi elementi di disturbo, cioè aspetti che possono rendere difficoltoso da un lato determinare il lay-out della struttura e dall’altro conciliare la richiesta del cliente con quelle che sono le possibilità reali dello spazio a disposizione. Tutte queste caratteristiche devono essere note con esattezza, per fare ciò vanno poste in grande rilievo durante la fase di sopralluogo.